Burger vegetale una scelta green dal 1982

Gastronomia

Scegliere di consumare prodotti realizzati con ingredienti di origine vegetale, piuttosto che animale, può essere motivato da diverse ragioni, tra le quali risiedono una questione etica, un riguardo verso l’ambiente, la salvaguardia della propria salute o semplicemente gusto personale. All’interno di questa categoria di prodotti risiede il Burger Vegetale, una tipologia di burger preparato con il solo utilizzo di verdure cotte o crude, semi e legumi.

Dai diversi gusti e texture, diventato ormai mainstream, il veggie burger è riuscito a cambiare la dieta vegetariana di molti consumatori ancora nel lontano 1982.

Burger vegetali, una golosa scoperta diffusa in tutto il mondo.

La nascita del Burger Vegetale, una storia che parte dall’Inghilterra

Un tempo, i veggie burgers consistevano in un hamburger di carne su cui venivano adagiate verdure cotte; questo fino al 1982, quando Gregory Sams lanciò un nuovo tipo di burger, il “VegeBurger”, una polpetta schiacciata realizzata con verdure e semi.

Tutto iniziò in un seminterrato nel quartiere di Paddington, a ovest di Londra. Lì, un adolescente di nome Gregory Sams aprì SEED, un ristorante macrobiotico, alla fine degli anni ’60. Il menu, ispirato alla cucina giapponese, era persino ammirato da celebrità come John Lennon e Yoko Ono. All’epoca, una dieta a base vegetale o senza carne non era molto comune nel Regno Unito; infatti, doveva ancora guadagnare anche una seria popolarità negli Stati Uniti. Anche se, un decennio dopo, il vegetarianismo diventò uno stile di vita più comune.

Incoraggiati dal successo di SEED, i fratelli fondarono un’azienda di alimenti naturali per vendere commercialmente cibo vegetariano. Ma anche con l’aura di Yoko Ono e John Lennon, l’azienda doveva affrontare ugualmente una crisi finanziaria. Così nel 1982 Greg Sams iniziò a lavorare su un hamburger vegetale, chiamato “The VegeBurger”, nel tentativo di salvare l’azienda.

Il primo “VegeBurger” utilizzava una ricetta con semi di sesamo, fiocchi d’avena, proteine del grano, soia e col tempo poi vennero aggiunte cipolleerbe e pomodoro secco. Inizialmente venduto come cibo essiccato da reidratare, modellare in polpette e poi cuocere, dopo due anni venne rivenduto come burger congelato già porzionato. Le prime impressioni furono contrastanti, ma la tendenza prese piede e iniziò a riempire gli scaffali dei supermercati.

Con il tempo anche la grande distribuzione e le grandi catene di Fast food introdussero almeno un hamburger vegetariano/vegano all’interno del loro menu. La richiesta stava crescendo progressivamente e anche i ristoranti fautori della carne si dovettero adeguare, riluttanti all’idea di creare un burger che imitasse il gusto della carne. Pian piano però le ricette si affinavano, venivano combinate diverse consistenze di verdure cotte e crude con legumi e condimenti, in modo da rendere i burger vegetali buoni come le loro controparti composte da carne.

I burger vegetali diventarono dunque sempre più saporiti e nutrienti anche per chi non era puramente vegano o vegetariano. In questo modo si riuscì ad educare il cliente a consumare cibo più sano e meno calorico.

Legumi, cereali e semi oleosi per un pieno di vitamine e nutrienti.

Burger Vegani: una scelta green e sostenibile

Nella produzione degli alimenti vi è sempre alla base l’uso di diverse risorse che, a seconda dei processi, può avere un impatto più o meno importante sull’ambiente che ci circonda. L’attenzione alla sostenibilità ambientale è diventato un tema sempre più importante per il consumatore, di conseguenza lo è diventato anche per le aziende produttrici.

Questa crescente consapevolezza del consumatore rispetto l’impatto che la propria alimentazione può avere sull’ambiente e sulla salute, ha portato questi ultimi a ricercare un percorso più etico e sostenibile con la scelta di cibi di origine vegetale. La salute di ciascuno è condizionata dalle scelte alimentari che si fanno, come la produzione degli alimenti condiziona la qualità dell’ambiente; scegliere il burger vegetale preserva la salute dell’uomo e allo stesso tempo non danneggia l’ecosistema.

L’impatto degli alimenti vegetali è meno elevato rispetto quello della carne, soprattutto perché la produzione di quest’ultima è una grande fonte di emissioni di CO2 e di sfruttamento del suolo; l’allevamento infatti, sottrae ogni anno centinaia di ettari che sarebbero destinati alle foreste.

L’attenzione alla sostenibilità per la produzione dei Burger Vegetali parte dall’impegno del rifornimento di materie prime fresche che vengono raccolte e trattate con metodi sostenibili. Contemporaneamente i processi di realizzazione sono altrettanto green e attenti all’ambiente, l’impatto ambientale derivato dagli alimenti di origine vegetale infatti, si caratterizza da un minor consumo di acquauso del suolo ed emissione di gas serra.

Burger vegetali, tante ricette per variare ogni giorno con gusto!

Vegetariani o carnivori, chiunque può godersi un ottimo burger vegetale: Asiago Food nella produzione dei suoi Burger Vegetali, studia le migliori ricette per accontentare tutti i palati, sposando allo stesso tempo una produzione etica e sostenibile.