Volete fare un viaggio nel mondo dei funghi secchi? Venite con noi! Parte 1

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Viaggio nel mondo dei funghi porcini secchi, prima parte.

Se volete fare un viaggio nel mondo dei funghi secchi venite con noi! Vi porteremo attraverso un mondo magico fatto di aromi intensi ed inebrianti, di sapori inconfondibili ed avvolgenti. Scopriremo un universo poco conosciuto ma ricco di fascino e mistero. Una realtà densa di tradizione e storia.

Vi porteremo alla scoperta di quello che può essere definito un assoluto vanto della gastronomia. Il fungo porcino secco è infatti conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

Attraverso i nostri racconti scoprirete aneddoti e curiosità su quella che tutti noi possiamo definire una vera delizia per il palato.

La rotta del fungo porcino

Sapete che l’Italia è il principale consumatore al mondo di funghi porcini? Eppure il mondo dei funghi secchi non è fatto solo di porcini.

Ma cominciamo il nostro viaggio dal principio.

Le prime notizie di funghi essiccati risalgono al 1500. Ovviamente la regione di provenienza era quella alpina. Dal 1800 si potevano trovare i funghi porcini di provenienza italiana perfino a New York. Con ogni probabilità giungevano nel nuovo mondo attraverso gli snodi commerciali del porto di Genova.

I funghi porcini essiccati venivano prodotti nell’intero arco alpino, dal Triveneto al Piemonte e venivano commercializzati non solo negli Stati Uniti ma anche in tutta Europa. I principali paesi di esportazione erano la Francia e la Germania.

Intorno al 1930 vi fu un vero e proprio boom nelle richieste di funghi secchi e il mercato italiano non fu più in grado di soddisfare le esigenze del mercato. Questo portò alla ricerca di nuove zone di raccolta verso l’est dell’Europa, dapprima nelle regioni della ex Jugoslavia e poi sempre più in là, verso i Balcani, la Romania e più recentemente in Russia.

Negli ultimi decenni quella che possiamo definire una vera e propria “rotta del fungo” si è spinta ancora oltre, verso Turchia e Cina.

Viaggio nel mondo dei funghi porcini secchi

Anche le specie di funghi secchi richieste e commercializzate sono cambiate nel corso degli anni. Se il porcino resta sempre al vertice nella lista dei funghi secchi prediletti, altre specie più esotiche hanno fatto la loro comparsa nel mercato nazionale ed estero, come ad esempio lo Shiitake o la Morchella.

Per quanto riguarda le tecniche di produzione dei funghi secchi possiamo dire che le antiche tradizioni locali prevedevano una lenta essiccazione al sole. Questa modalità è ancora oggi preferita nelle regioni slave e dell’est Europa. In questi paesi è usuale disporre le fette di funghi su delle assi di legno o infilarle in lunghi spaghi a mo’ di collane, e metterle poi ad essiccare al sole.

Nei Paesi occidentali invece, che tradizioni ci sono? E in Cina?

Lo scoprirete nel prossimo articolo, dove proseguiremo il nostro viaggio nel mondo dei funghi secchi.

Abbiamo iniziato un meraviglioso viaggio nel mondo dei funghi secchi. Abbiamo visto l’origine di questo prodotto, ricercato e prezioso, e come si è allargato il panorama internazionale di raccolta e lavorazione fino a creare una vera e propria “rotta del fungo essiccato”.