Surgelati qualche risposta per fare chiarezza alle domande frequenti

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Surgelati qualche risposta per fare chiarezza.

Tutte le risposte degli esperti alle domande frequenti sui surgelati. Una guida per fare chiarezza sulle tecniche di conservazione del freddo e la qualità di questo tipo di alimenti.

I surgelati occupano sempre più spazio nel nostro carrello della spesa e questo è dovuto principalmente alla loro praticità d’uso.

La possibilità di conservazione anche per lunghi periodi, la facilità di utilizzo e la gamma sempre più alta di prodotti sia semplici che lavorati, sono le ragioni principali che orientano le scelte dei consumatori verso questi prodotti.

Da tempo però alcune domande frequenti sui surgelati attirano sempre più l’attenzione degli acquirenti attenti alla qualità e alle caratteristiche di ciò che scelgono.

Ecco perché nasce l’esigenza di fare chiarezza sull’argomento fornendo le risposte ai quesiti più richiesti sull’argomento. Lo faremo basandoci sul parere degli esperti dell’Istituto Italiano Alimenti Surgelati (IIAS), che hanno espresso la loro opinione in materia.

Ecco un primo elenco delle domande frequenti e le relative risposte.

C’è differenza tra congelazione e surgelazione?

Questa è la domanda principale che spesso ci si pone sull’argomento. Domanda che scaturisce proprio dal fatto che la congelazione è un procedimento realizzabile anche con i comuni elettrodomestici di casa.

La risposta è sì, c’è differenza fra congelazione e surgelazione!

Questa consiste essenzialmente nella differenza nelle temperature e nella rapidità con la quale vengono raggiunte, molto difformi nei due processi. In pratica i tempi necessari per congelare un alimento sono molto più lunghi di quelli richiesti per la surgelazione, e le temperature più elevate dei -18° raggiunti con il processo industriale.

Questo comporta differenze nel risultato finale sia in termini di qualità organolettiche che di proprietà nutrizionali.

Quando un alimento impiega troppo tempo a raggiungere le basse temperature, al suo interno si formano cristalli di ghiaccio di grandi dimensioni che espandendosi di volume creano lacerazioni sulle pareti cellulari dell’alimento. Quando si procede con lo scongelamento, i liquidi cellulari interni dell’alimento fuoriescono proprio dalle lacerazioni, provocando la conseguente dispersione dei principi nutritivi del prodotto.

Ciò non avviene con la surgelazione. Grazie alla rapidità con cui si raggiungono le bassissime temperature di conservazione, anche -40°C, i cristalli di ghiaccio che si formano sul prodotto sono notevolmente più piccoli e quindi innocui sulle pareti cellulari degli alimenti.

Perché non si può ricongelare un alimento scongelato?

Perché si interrompe la catena del freddo e ciò compromette la qualità dell’alimento.

Per spiegarlo meglio torniamo alla risposta precedente. Quando scongeliamo un alimento surgelato i cristalli di ghiaccio piccolissimi che si trovavano al suo interno tornano allo stato liquido. Ma se poi tentiamo di congelare quello stesso alimento in un congelatore casalingo avremo tempi lunghi e temperature non abbastanza basse. Come sapete questo provocherà la formazione di cristalli di ghiaccio molto più grandi.

È possibile invece congelare alimenti preparati e cucinati a casa, anche utilizzando i surgelati seguendo sempre procedimenti adeguati, ossia facendo prima raffreddare i cibi a temperatura ambiente. In questo caso infatti il fenomeno descritto sopra diventa meno incisivo sulle preparazioni.

Torneremo con le risposte alle domande frequenti sui surgelati nel nostro prossimo articolo.