La salute di boschi e foreste in Italia

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La salute di boschi e foreste in Italia: diamo un’occhiata per vedere come è cambiata la situazione in questi ultimi anni.

Le sorprese non mancano e sono per lo più positive, ma qualche punto di domanda resta.

I dati che stiamo per mostrarvi hanno una provenienza di tutto rispetto, essendo il frutto di uno studio condotto dal Corpo Forestale dello Stato in collaborazione con il CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria).

Quello che più conta è che per una volta si tratta di dati positivi.

La ricerca riguarda la salute di boschi e foreste in Italia. I dati prendono in considerazione la stima del numero di alberi e la copertura boschiva del territorio suddivisa per regione.

Dallo studio emerge che in questi ultimi anni i boschi in Italia sono aumentati, e anche di molto.

I dati relativi al 2014 parlano di un incremento della copertura di foreste del 5,8% rispetto al 2005.

L’estensione complessiva è pari a 10.987.805 ettari di superficie occupata.

Un incremento notevole dovuto solo in minima parte al rimboschimento (1.700 ettari). Un incremento derivante soprattutto dall’estensione naturale dovuta al progressivo abbandono delle aree da parte di attività agricole e pastorali. L’incremento delle foreste porta l’Italia al sesto posto in Europa (se si esclude la Russia) per quantità di superficie occupata, che arriva così al 34% del totale.

Boschi e foreste

Boschi e foreste, parliamo di numeri

La stima del numero di alberi, fatta secondo calcoli statistici, porta a ritenere che nel nostro paese ci siano ben 11.949.630.797 alberi. La maggiore presenza la troviamo in Toscana, Sardegna e Piemonte.

Fin qui i dati sono tutto sommato positivi.

Sappiamo tutti quanto sia importante la presenza di abbondante vegetazione per la purificazione dell’aria dagli agenti inquinanti (soprattutto CO2), per il controllo dei cambiamenti climatici e la prevenzione di catastrofi legate al dissesto idrogeologico.

Ma il CREA avverte che un pericolo rimane. Il rimboschimento avvenuto in maniera prevalentemente naturale, senza quindi un controllo e un’attenta pianificazione da parte degli organi competenti, può portare ad una gestione incontrollata del territorio.

Questo può innescare a sua volta situazioni anche pericolose sia per l’uomo che per la natura stessa.

Il pericolo di incendi, l’attacco di parassiti, la possibile perdita del paesaggio e della biodiversità. Sono questi i rischi che si possono correre senza un adeguato controllo della situazione.

Ecco perché diventa sempre più importante mettere in atto un piano di gestione sostenibile dell’ambiente boschivo e forestale italiano.

Boschi e foreste in autunno

Boschi e foreste per uno sviluppo economico

Investire risorse in questo settore potrebbe rivelarsi vantaggioso.

Vantaggioso non solo per scongiurare i pericoli che abbiamo visto prima, ma perché può costituire una buona spinta economica per il nostro paese.

Si stima infatti che il settore della bioeconomia, ossia lo sfruttamento corretto delle risorse naturali come boschi e foreste, possa avere ottime ricadute positive in termini economici ed occupazionali.

Interventi per migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse che potrebbero ridurre il fabbisogno di materie prime del 17-24% entro il 2030.

I boschi e le foreste sono quindi risorse d’importanza vitale per l’uomo.

L’habitat dei frutti di bosco e dei funghi spontanei che noi di Asiago Food amiamo selezionare e confezionare per voi.