La catena del freddo nei prodotti surgelati, conosciamo il suo funzionamento.
Nei prodotti surgelati un’insieme di sapienza e tecnologia garantisce la massima sicurezza sulle nostre tavole.
Sentiamo spesso parlare della catena del freddo nei prodotti surgelati. Ma quanti sanno esattamente cos’è e come funziona? Proviamo a far luce sull’argomento andando ad analizzarlo nel dettaglio.
Scopriremo un sistema di produzione e commercializzazione dei prodotti surgelati altamente qualificato e controllato. Un importantissimo processo tecnologico a garanzia della massima sicurezza alimentare per il consumatore finale.
Cos’è la catena del freddo
La catena del freddo è il percorso che gli alimenti surgelati compiono dal momento della loro preparazione nelle industrie alimentari fino agli scomparti refrigerati dei supermercati.
Comprende quindi le fasi di produzione, trasporto, stoccaggio, esposizione e vendita.
Durante questo tragitto, attrezzature e comportamenti umani fanno sì che i prodotti surgelati mantengano una temperatura il più costante possibile e in ogni caso inferiore a -18 °C.
Il viaggio parte dalle industrie di lavorazione dei prodotti surgelati.
Qui gli alimenti di origine animale o vegetale vengono lavorati freschissimi per preservare il contenuto di sostanze nutritive e per evitare inutili sprechi causati del rapido deperimento del prodotto fresco.
La catena del freddo parte dalla materia prima freschissima
Come avviene la lavorazione per mantenere la catena del freddo
Una volta pronti, gli alimenti vengono confezionati ed “abbattuti” con macchine per surgelazione industriale, molto diverse dai congelatori casalinghi.
La surgelazione porta il prodotto ad una temperatura di -18° nel minor tempo possibile. È proprio questa rapidità che garantisce la conservazione delle proprietà organolettiche dei cibi.
I prodotti surgelati vengono poi stivati in apposite celle in cui la temperatura interna si mantiene costante a -25 °C. Da qui i surgelati vengono spediti nei magazzini periferici di distribuzione.
Per evitare innalzamenti di temperatura devono viaggiare in appositi automezzi coibentati dotati di impianto di refrigerazione e di impianto di circolazione dell’aria.
La temperatura viene monitorata in modo tale che resti sempre uguale o inferiore a -18° come prescrive il Decreto Ministeriale n°493 del 25 settembre 1995.
La catena del freddo, impianti
Come viene controllata la catena del freddo
Questi sistemi garantiscono il mantenimento o il rapido ripristino delle temperature corrette anche nei momenti di apertura del mezzo durante le fasi di scarico.
Un’ulteriore garanzia di sicurezza è costituita dalla presenza sugli automezzi di sistemi di registrazione automatici che segnalano la temperatura all’interno del vano refrigerato ad intervalli di tempo regolari. Questi dati vengono poi riportati in un documento che verrà consegnato al destinatario insieme alla merce.
Una volta stivati nei magazzini di distribuzione, sempre a temperatura inferiore a -18°, i prodotti surgelati attendono di essere nuovamente smistati nei punti vendita.
Per raggiungere i negozi, viaggeranno in automezzi coibentati con le medesime caratteristiche dei precedenti.
I cibi surgelati giungono infine nei banchi e nelle isole di supermercati e negozi.
Qui, tramite speciali termometri ben in vista, il consumatore potrà constatare il mantenimento della temperatura ideale del prodotto surgelato.
Abbiamo visto come la catena del freddo nei prodotti surgelati garantisca dalla produzione alla vendita il mantenimento costante della temperatura dei cibi.
Sono tuttavia tollerati brevi ed inevitabili innalzamenti durante i trasferimenti tra un ambiente refrigerato e l’altro. In questi casi la temperatura non può comunque risalire oltre i -15°C.
Anche nel nostro stabilimento di Veggiano tutte le registrazioni delle temperature sono monitorate e registrate in modo da garantire la catena del freddo. Moderne celle di stoccaggio ci garantiscono la conservazione del prodotto come prevede la normativa in vigore.
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