Imballaggio sostenibile e cambiamento dello stile di vita

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Imballaggio sostenibile, a che punto è la ricerca per una nuova plastica biodegradabile?

Sapete quali sono i derivati e materiali per gli imballaggi plastic-free per alimenti?

Sono principalmente molecole derivate dagli scarti di lavorazione della frutta o dalle piante. Con la conseguente trasformazione di questi prodotti si ricava una sorta di cellulosa o film elastico per alimenti.

Questa è la sfida dei prossimi anni. Asiago Food ha capito questa necessità e ha creato un team di esperti per seguire i processi necessari per il raggiungimento dell’obbiettivo di sostenibilità ambientale attraverso un percorso di rinnovamento degli imballi.

Perché imballaggi sostenibili

A causa del cambiamento degli stili di vita e delle nuove abitudini di consumo, gli imballi hanno invaso i nostri ambienti. Allo stesso modo la richiesta di prodotti alimentari confezionati, porzionati, pratici e convenienti hanno sviluppato un aumento vertiginoso di contenitori usa e getta.

D’altra parte questi imballaggi offrono l’utile funzione di proteggere gli alimenti e prolungarne la vita. Peccato che migliaia e migliaia di imballaggi plastici si trasformino in rifiuti dopo un utilizzo di pochi minuti.

Di conseguenza la massa dei rifiuti di plastica presente negli oceani è così enorme da essere chiamata il Settimo Continente. A questo ritmo, entro il 2050 ci sarà più plastica che pesci negli oceani.

Inquinamento da plastica negli oceani

Ma cosa causa l’inquinamento plastico? Quali sono le possibili soluzioni per ridurlo e prevenirlo? E ancora più importante, come procede la ricerca di imballaggi alternativi e più ecologici?

Il prossimo 5 giugno la Cina ospiterà la giornata mondiale dell’inquinamento che riguarda tutti gli aspetti della nostro stile di vita. In modo analogo la UE è intervenuta e ha approvato la direttiva che vieta dal 2021 l’utilizzo di determinati imballaggi di plastica monouso per le quali esiste una alternativa valida.

C’è ancora molto da fare, ma questa è la strada obbligata.

Vediamo insieme alcune proposte e applicazioni di materiali che ci aiuteranno a percorre uno stile di vita sostenibile.

La plastica dalla caseina

La caseina è una proteina del latte che spesso va sprecata. Un’azienda tedesca, che ha incorporato i principi dell’economia circolare, ha creato una bio-plasica da queste proteine ​​del latte.

Questo materiale bio-sourced ha una serie di caratteristiche che lo rendono un ottimo film idrosolubile. La sua compatibilità con le attuali catene industriali, la facile dissoluzione in acqua calda o fredda senza residui, la stampabilità e le proprietà di blocco dei gas soddisfano le esigenze dell’industria e dei consumatori.

Creato da sottoprodotti del latte che non sono adatti al consumo umano, questa soluzione permette di tagliare costi, sviluppare un nuovo mercato e contribuire a migliorare l’ambiente.

La proteina del latte

Un imballaggio dalla Kombucha

Un imballaggio sostenibile, una sorta di cellulosa prodotta dalla Kombucha che con l’aggiunta di zucchero diventa utilizzabile per imballare semi, erbe o anche per pranzi al sacco. Ha il vantaggio di avere una shelf-life piuttosto lunga, può essere anche mangiato e ha la caratteristica di assorbire il sapore del suo contenuto.

Kombucha, il tè fermentato

Bottiglie di acqua, imballaggio commestibile da piante e alghe

Allo stesso modo una azienda inglese ha creato un pack flessibile che mira a sostituire le bottiglie dell’acqua. Il materiale è economico, genera molta meno CO2 e per produrlo consuma poca energia, un nono di quello che serve per produrre il PET.

Imballaggio biodegradabile in 4-6 settimane, ha una durata a scaffale di qualche giorno. È assimilabile ad un prodotto fresco.

Imballaggio sostenibile per l’acqua

Film bioplastico dai crostacei

Allo stesso modo un’azienda scozzese ha estratto una molecola non commestibile, la chitina, dal guscio dei crostacei (che normalmente vengono gettati via). Questa molecola viene trasformata in un film biodegradabile e flessibile. La chitina possiede proprietà antimicrobiche e potenzialmente potrà ridurre in futuro la necessità di aggiungere conservanti al cibo.

Film bioplastico dai crostacei

Laser Food per il packaging

Un’azienda spagnola utilizza la stampa laser per imprimere tutte le informazioni direttamente sulla buccia di frutta e verdura. In questo modo si elimina l’utilizzo delle tradizionali etichette di plastica. Il sistema opera una depigmentazione superficiale sulla buccia degli alimenti che non causa nessuna alterazione all’alimento, né contaminazione. Tra le altre cose l’energia utilizzata per produrre è dell’1% rispetto a quella necessaria per produrre un’etichetta adesiva. In questo modo eliminando le etichette si potrebbero evitare tonnellate di rifiuti plastici. Questa tecnologia è già in uso da alcuni produttori olandesi.

Laser per imballi

Dobbiamo investire sulla ricerca e su nuove molecole per produrre imballaggio sostenibile. Oltre all’inquinamento, recenti studi hanno evidenziato come ognuno di noi consuma molecole plastiche assieme al cibo che mangia.

Abbiamo il dovere di continuare a studiare possibili materiali per un imballaggio sostenibile, e la ricerca è un eccellente primo passo.