Il commercio dei funghi freschi come avviene?

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Sapete come avviene il commercio dei funghi freschi spontanei?

Quasi tutti hanno avuto modo di vedere nei banchi dei supermercati o dei negozi d’ortofrutta le cassette di funghi freschi in vendita. Nella maggioranza dei casi si tratta di Boletus edulis o porcini freschi.

Ma quali sono le normative e l’iter a cui attenersi per acquistare e rivendere questi particolari prodotti? Come si può garantire la totale sicurezza per il consumatore finale?

Se volete sapere come avviene il commercio dei funghi freschi spontanei continuate a leggere il nostro articolo e scoprirete come dietro questa pratica, che può lasciare perplessi vista la tossicità di alcune specie, ci siano regole imprescindibili e rigorosi controlli per assicurare al consumatore finale un prodotto sicuro e di prima qualità.

Il commercio dei funghi freschi spontanei e le procedure a tutela del consumatore

Il disciplinare che regolamenta il commercio dei funghi freschi spontanei è molto rigido e meticoloso.

Questo perché i funghi spontanei, ossia quelli che crescono naturalmente e si possono raccogliere nei boschi e nei prati, non sono tutti commestibili. È cosa nota, infatti, che in natura esistono specie fungine tossiche, alcune potenzialmente letali.

Per garantire al consumatore finale la massima tutela ed escludere la possibilità di avvelenamenti accidentali, gli operatori del settore devono seguire scrupolosamente un iter con regole fondamentali che sono tenuti a rispettare se vogliono commercializzare funghi freschi spontanei.

Vediamo le procedure a tutela del consumatore che occorre seguire per il commercio dei funghi freschi spontanei.

  • Tutte le parti che intendono commercializzare funghi freschi devono ottenere un apposito certificato che ne attesti l’idoneità al riconoscimento dei funghi spontanei. Questo certificato viene rilasciato dalla ASL di appartenenza. Esperti micologi devono esaminare e attestare la capacità di riconoscimento delle specie.
  • Un’altra garanzia per il consumatore è il “foglietto” di idoneità alla vendita. Si tratta di un certificato da allegare materialmente alla cassetta. Ogni cassetta di funghi spontanei destinati alla vendita deve esporre l’attestato. Certificazione che viene rilasciata dalla ASL dopo aver effettuato il controllo di tutti i funghi.
  • I funghi freschi spontanei devono essere messi in commercio in cassette suddivise per specie che consentano una corretta areazione. In alternativa, in confezioni singole avvolte da una retina sigillata che ne garantisce il rispetto delle norme igieniche. Non è consentita la vendita di funghi freschi spontanei parzialmente o totalmente rovinati oppure attaccati da parassiti.
  • Infine per i funghi freschi spontanei è obbligatorio specificare il nome scientifico della specie commercializzata accanto a quello comune, la zona di provenienza e le modalità di utilizzo (da consumare crudo, previa cottura e così via).

Ora sappiamo come avviene il commercio dei funghi freschi spontanei. Conosciamo i ferrei e rigorosi controlli, le certificazioni di idoneità degli addetti e le procedure di esposizione. Un insieme di regole che costituisce la garanzia della totale sicurezza del prodotto.