A cosa servono i funghi? Molti si fanno questa domanda.
Il dubbio è lecito, perché se pensiamo ai funghi ci vengono in mente non solo le prelibatezze che arricchiscono molti nostri piatti ma anche specie parassite.
E allora ci chiediamo quale sia il disegno di madre natura.
A cosa servono i funghi che la natura ci dona
La natura non fa niente a caso: questo è un dato di fatto su cui tutti sono d’accordo, ma allora sapete a cosa servono i funghi? Pensate che madre natura li abbia creati solo per soddisfare il nostro palato? E se fosse così a cosa servirebbero i funghi parassiti?
Ebbene sì, i funghi servono, ma non ad essere mangiati da noi come siamo abituati a pensare, bensì servono “per mangiare”!
Già, perché il ruolo di questi esseri viventi è proprio questo: regolare l’esistenza delle altre specie.
Per spiegare meglio questo concetto dobbiamo fare innanzitutto la distinzione fra tre tipologie di funghi: funghi saprofiti, funghi parassiti e funghi simbionti.
I funghi saprofiti
I funghi saprofiti sono quei funghi che si nutrono di vegetali e animali non più in vita.
Il loro ruolo è importantissimo. Questo perché entrano a far parte di un processo di decomposizione che porta alla degradazione delle spoglie di esseri organici da cui derivano elementi inorganici come acqua, sali minerali e anidride carbonica.
Elementi che costituiscono poi il futuro nutrimento della terra indispensabile nel perpetuo ciclo biologico.
I funghi saprofiti non sono solo microscopici come in molti tendono a pensare. Vi sono anche esemplari macroscopici come l’Agaricus campestris, il Lepiota, il Macrolepiota, i Coprinus, la Lepista nuda e molti altri.
I funghi parassiti
Seguono poi i funghi parassiti che vivono e proliferano a spese di altri esseri viventi, animali o vegetali. Spesso diventano dannosi, quando non addirittura letali, per questi ultimi.
Tra questi troviamo specie come le Polyporaceae e Corticiaceae, ma anche il noto Chiodino (Armillaria mellea).
Contrariamente a quanto si possa credere anche il ruolo di questi funghi è importante. Poiché questi funghi attaccano soprattutto esemplari arborei gracili e malati, creano in questo modo una selezione naturale volta a favorire la corretta selezione della specie, favorendo la crescita e il benessere degli esemplari più forti.
I funghi simbionti
Parliamo infine alla categoria dei simbionti, a cui appartengono funghi molto apprezzati come gli ovoli e i porcini.
Presentano tutti la caratteristica di saper convivere in modo armonioso e fruttifero con le specie che li ospita. Ciò avviene perché tra piante e funghi si instaura un interscambio di sostanze nutritive da cui entrambi traggono vantaggio.
Per questo motivo la presenza di questi funghi all’interno di un bosco giovane è da considerarsi sempre di buon auspicio.
A cosa servono i funghi simbionti
Ora sappiamo a cosa servono i funghi e come mai la natura ce ne ha fatto dono.
Alcuni ci possono sembrare più apprezzabili e importanti, soprattutto se arricchiscono le nostre tavole, ma va comunque considerato che anche quelli più “antipatici” sono in realtà indispensabili per il corretto equilibrio dell’intero ecosistema.
Ecco perché vanno tutti rispettati e salvaguardati ciascuno per il ruolo che ha, come le tessere di un mosaico che formano il disegno pensato da madre natura per il mondo in cui viviamo.